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SAN ISIDORO

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Nacque a Madrid nel 1070 da una famiglia povera di contadini, iniziò presto a lavorare nei campi per necessità economiche.

Era molto generoso e soprattutto religioso, infatti andava a messa tutte le mattine e durante la giornata lo si vede spesso a pregare, allontanandosi dai campi.

Ma questo non comportava il fatto che egli facesse meno lavoro degli altri lavoratori, infatti il suo rendimento era uguale e a volte migliore rispetto agli altri salariati.

La tradizione afferma che, mentre Isidoro pregava, durante l'aratura gli angeli lavorassero al suo posto con l'arato e i buoi.

Altri episodi caratteristici:

  • donava gran parte del suo grano raccolto agli uccellini durante il tragitto che portava dal mulino alla sua casupola. Nonostante ciò, la farina prodotta era molta di più rispetto al grano rimasto grazie all'intervento della Provvidenza divina.

  • Un giorno, rientrando dalla giornata lavorativa, la moglie avvisò Isidoro che il figlio era finito nel pozzo. Isidoro, iniziò a pregare e riuscì a far innalzare il livello dell'acqua del pozzo, salvando così il figlio

Morì nel 1130 e venne santificato il 25 maggio 1622 dal papa Gregorio XV.

Le reliquie di san Isidoro si trovano nella cattedrale di Madrid ed è il patrono di questa città. La sua festa viene celebrata il 15 maggio di ogni anno.

CULTO DI SAN ISIDORO

Nel nostro territorio si diffuse molto il culto di san Isidoro grazie alle invasioni spagnole e anche perché Valmadrera era un paese di tradizione agricola.

Sulla cima del Sasso di Preguda fu issata una croce di ferro che indicava una delle stazioni nelle processioni di penitenza che si svolgevano nel 3 giorni delle “rogazioni”, con canti e preghiere a Dio e a San Isidoro per la prosperità delle messi e dei frutti delle terre.

CHIESETTA

Nel 1895, per volere del parroco Don Giuseppe Valera, iniziarono i lavori per la costruzione della piccola chiesa dedicata a San Isidoro, addossata ad una delle pareti del Sasso di Preguda.

L' inaugurazione della chiesa ebbe luogo il 12 maggio 1899, festa liturgica di San Isidoro.

L'interno della chiesa è formato da un abside, che è una parete del Sasso, in cui vi è posta la statua di Sant'Isidoro. Inizialmente era una nicchia libera, successivamente vennero fatte 2 ante con 4 fori.

Dopo un periodo di abbandono (abbandonata circa 30/40 anni fa), all'inizio degli anni '80 con il consenso del parroco, iniziò la restaurazione della chiesa.

Venne realizzato un muro di roccia dove è stata creata un “cucinotto”, ovvero un punto di accoglienza e di riparo dalla intemperie per turisti e fedeli

FESTE E TRADIZIONI

Dal 1954, il gruppo degli escursionisti di Pian Sciresa, l'oratorio di Malgrate e il gruppo degli alpini, c'è la tradizionale salita al Sasso di Preguda.

Ci sono 2 tradizioni:

  • FESTA DEL RINGRAZIAMENTO: si organizza al sabato una fiaccolata fino al Sasso di Preguda e all'arrivo c'è l'offerta di vin brulè e bevande calde. Alla domenica c'è messa con la benedizione dei mezzi agricoli. Si tiene a novembre.

  • FESTA DI SANT' ISIDORO : primo sabato libero dopo il 15 maggio.

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